La mutilazione per cui la vita perdette quello che non ebbe mai,
il futuro, rende la vita più semplice,
ma anche tanto priva di senso.

Italo Svevo

Camomilla: elisir delle nonne e del terzo millennio

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camomillaCare donne, per vivere più a lungo non serve più bere litri di the verde, buttatevi sulla camomilla. Il suo utilizzo come pianta medicinale risale a secoli fa ed era raccomandata come rimedio per una gran quantità di dolori e disturbi. Oggi, forse, questa pianta tornerà in auge, e non solo perché aiuta a dormire. Stando a quanto riferisce una ricerca statunitense svolta presso la University of Texas Medical Branch, almeno per le donne, bere un infuso di camomilla diminuisce del 29 per cento il rischio di una morte prematura dovuta a qualsiasi tipo di causa. Per giungere a questo risultato, i ricercatori hanno seguito per sette anni 1677 uomini e donne messicano-statunitensi prendendo nota degli effetti della camomilla sulla morte. I dati raccolti hanno mostrato che le donne che consumavano abitualmente camomilla in infuso morivano di meno.

Questo risultato che collega la camomilla alla minore mortalità è rimasto costante anche modificando aspetti demografici, condizioni di salute e comportamenti. Ciò che però incuriosisce maggiormente è perché la camomilla abbia effetto solo sulle donne e non funzioni sugli uomini. Il dottor Bret Howrey, assistente universitario della University of Texas, ipotizza che la causa possa risalire, nei secoli, ai differenti ruoli radicatisi fra i due generi, quindi al costante impegno quotidiano delle donne nella cura della casa e della famiglia e a un maggiore uso dei rimedi casalinghi come le erbe. Non vanno, inoltre, dimenticati i recenti studi sulla camomilla, che hanno evidenzia i suoi benefici rispetto a una presenza troppo elevata di zuccheri nel sangue, ai problemi di stomaco, alle complicazioni dovute al diabete e ai disturbi dell’ansia. Inoltre, l’infuso favorisce la diminuzione del colesterolo cattivo e genera la produzione di antiossidanti e antimicrobici, oltre ad avere effetti anti-infiammatori e antiaggreganti, prevenendo così la formazione di trombi ed emboli. Alla luce di tutte queste scoperte, tutti dovrebbero farne un maggiore uso, uomini compresi. A quanto pare, fa davvero un gran bene.

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