Sogni, promesse volano... Ma poi cosa accadrà?

Gianni Rodari

Cosa si cela dietro ai numeri

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Ognuno di noi ha il suo numero “magico”, quello che ti accompagna per tutta la vita, nei grandi passaggi e fino alle sciocchezze del quotidiano. Ed è inutile negarlo. Anche quando non ci pensi, nei più piccoli dettagli, ritorna sempre. E tu ti domandi, perché? Cosa mi lega ad esso?
Il mio è il numero 9. Oggi, appunto nove febbraio, voglio celebrare questa data in maniera diversa dal solito, raccontandovi non la solita lista delle ricorrenze, ma i significati simbolici ed esoterici di questo fantastico numero. Ma andiamo per gradi, perché l’amore per i numeri e lo studio della loro influenza sulla vita di tutti i giorni hanno radici molto antiche.

La numerologia

numeri-fortunatiLa scienza che se ne occupa è la numerologia, lo studio della possibile relazione mistica o esoterica tra i numeri e le caratteristiche o le azioni di oggetti fisici ed esseri viventi. La divinazione numerologica era pratica popolare fra i primi matematici come Pitagora, ma non è più considerata una parte della matematica. Questo sviluppo è storicamente simile a quello avuto dall’astrologia nei confronti dell’astronomia, o dall’alchimia nei confronti della chimica.

Storia e aneddoti sul numero nove

Nel Rinascimento, quando i numeri erano utilizzati e studiati in dettaglio per la musica, la poesia e l’architettura, l’associazione, per analogia, dei significati da dare agli specifici numeri era molto più dettagliata e ricca dell’attuale sintesi moderna. Nove sono le Muse, personificazione per le scienze e le arti della somma delle conoscenze umane. In mitologia sono nate da Zeus in nove notti d’amore. Nella “Vita Nova”, Dante identifica nel numero nove la massima espressione dell’amore divino, in quanto esso ha come radice quadrata proprio il numero tre, sacro per i cristiani come simbolo della santissima trinità. Al numero nove identifica anche Beatrice, simbolo divino, che gli apparve per la prima volta appunto all’età di nove anni. Il secondo incontro avviene esattamente nove anni più tardi, quando Beatrice rivolge a Dante il suo primo saluto nientemeno che nell’ora nona di quel giorno. Dante poi compila l’elenco delle sessanta donne più belle di Firenze e Beatrice significativamente compare non al primo posto, bensì al nono. Nella Divina Commedia di Dante nove è anche il numero dei cerchi infernali e simmetricamente nove sono le sfere celesti del paradiso.

Significato simbolico

Il numero nove è il numero della generazione e della reincarnazione. Numero dispari, è dinamico e attivo nella sua natura e nei suoi effetti. Il nove, seguendo all’otto, che indica uno stato limite, è il superamento nella creazione. Il nove ha come proprietà la permanenza. Infatti, torna sempre al suo stato antecedente e non si trasforma mai veramente, conservando uno stato fisso e immutabile. Questa caratteristica lo accomuna al numero uno, diventando una sua manifestazione, nella sua funzione di unicità. Il simbolo grafico del nove è il cerchio, come per il numero 1. Anche secondo Pitagora è un numero che si riproduce continuamente, in ogni moltiplicazione, e simboleggia pertanto la materia che si scompone e si ricompone continuamente. Composto da tre volte il numero tre (la perfezione al quadrato), con l’aggiunta di un quarto tre genera il dodici, è simbolo della Perfezione assoluta. Il nove serve da dissolvente per tutti i numeri, senza che mai si associ a qualcuno, né per somma né per moltiplicazione. E’ l’ultimo numero delle cifre essenziali che rappresentano il cammino evolutivo dell’uomo. E’ dunque il simbolo della realizzazione.

Il “mio” nove

Tutti questi dati non svelano perché il numero continui a ripresentarsi nella mia vita. Si beffa di me. Eppure ne sono attratta e rispetto la sua influenza, conscia del fatto che, pur non comprendendo un qualcosa, non significa che non abbia senso. Anzi, la maggior parte di ciò per cui vale la pena vivere, apparentemente, non ne ha!

Carla Cace

L'Autore

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