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Rainer Maria Rilke

Anche Twitter può nuocere fortemente alla coppia

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Possono nuocere i social network alle relazioni affettive? Sembra di sì, specialmente ai legami sentimentali più forti, quelli consacrati dal matrimonio. E se finora il pericolo maggiore era da ravvisarsi specialmente in Facebook, adesso, a stuzzicare il ’tallone di Achille’ dell’amore sempiterno, ci si mette anche Twitter con i suoi 140 caratteri, a cui possono essere però aggiunti foto e link. A porsi la domanda sono gli autori di un articolo da poco pubblicato sulla rivista Cyberpsychology, Behavior, and Social Networking. Ne viene fuori una teoria in cui il pericolo di infedeltà verso il partner è tanto maggiore quanto più alto è il tempo che viene dedicato al social network. Per coloro insomma che cinguettano continuamente, adesso anche da smart phone, le conseguenze sarebbero nefaste a livello di relazioni interpersonali con il proprio partner.

Twitter e i legami interpersonali

social networkLo studio ha coinvolto  581 utenti di Twitter di età compresa tra i 18 ed i 67 anni. Nel mondo questo social network conta 554 milioni di follower. Fino ad oggi nessuno aveva mai provato a verificare quanto il suo utilizzo potesse essere nocivo rispetto ai legami interpersonali. Mentre ricerche in questo senso erano già state compiute per Facebook, considerato da sempre, il social più performante in termini di contenuti comunicativi. Le funzioni di Twitter, infatti, sono più limitate. Intanto perché obbliga a dire tutto in soli 140 caratteri. Poi perché le possibilità di interazione che consente sono limitate ai retweet (Rt), alle citazioni di altri utenti nei propri tweet (@replies) ed agli hashtag per coinvolgersi in una conversazione di tipo allargato con altri utenti (###).

Il lato oscuro dei social nella vita privata

Ma Twitter piace nonostante la mancanza di una vera e propria newsfeed e della possibilità di comunicare direttamente in chat. Questo social network tuttavia consente di postare foto, video e anche di mandare worldwide i check-in di Foursquare. Cambia il metodo di condivisione delle informazioni rispetto a Facebook, ma i risultati sono più o meno gli stessi. Soprattutto i ricercatori stanno scoprendo che Twitter e Facebook possono influenzare altrettanto negativamente le relazioni interpersonali di carattere sentimentale per tutti coloro che ne fanno un uso ingente e spropositato. D’altronde l’arrivo dei social network ha costituito per gli psicologi fin da subito un campo di investigazione da non trascurare assolutamente. Il campo di ricerca che è stato aperto è immenso e fa riferimento alla comunicazione mediata dai canali digitali. E i social, se da una parte sono un ottimo ausilio per restare in relazione, allo stesso tempo sono un pericolo per quelle relazioni più strutturate alle quali  possono sottrarre tempo prezioso.

Le coppie longeve più colpite dal fenomeno  social network

 Già da tempo era noto quanto Facebook potesse scatenare la gelosia verso il partner più propenso all’utilizzo di questi social network e quindi più a rischio di incappare in scappatelle digitali. In pericolo sarebbero particolarmente tutte quelle relazioni mantenute online con gli ex partner, non solo tramite Facebook, ma anche tramite Twitter, che oggi si è evoluto in una piattaforma attraverso cui è possibile anche scambiare foto e video, nonché i check-in eseguiti dai posti in cui ci si trova a transitare anche solo occasionalmente. E gli effetti indesiderati da sovraesposizione a tali social sarebbero maggiori per coloro che hanno una relazione che dura da meno di tre anni. Infatti, secondo quanto emerge dallo studio, il perdurare della relazione affettiva da più di tre anni sarebbe sufficiente a mitigare gli effetti indesiderati che potrebbe provocare l’utilizzo di un social come Twitter o Facebook.

Gli utenti più attivi sono a rischio infedeltà

Interessante è capire il metodo con cui si è arrivati a certi risultati. Gli utenti che hanno fatto da campione sono stati intervistati, ovviamente, tramite una piattaforma online per la raccolta di informazioni. Un requisito base per poter partecipare è stato che entrambi i membri della coppia in questione avessero un account su Twitter. Analizzando quanto emerso dai vari questionari si è teorizzato che gli utenti più attivi di Twitter possono sperimentare difficoltà nelle relazioni sentimentali che intrattengono nella vita reale, fino ad arrivare alla separazione o al divorzio. Gli autori dello studio avvertono comunque di alcune limitazioni che questo tipo di approccio alla questione potrebbe avere. A cominciare dal fatto che l’uso eccessivo di Twitter non può essere misurato correttamente. Adesso si tratterebbe di capire se simili implicazioni possano esserci anche per altri social network, stile Instagram o Linkedin, con una raccomandazione di fondo, che è quella di vivere bene, prima di tutto, la propria vita reale.

Marco Bennici

L'Autore

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