Il guaio del nostro tempo è che il futuro non è più quello di una volta.

Paul Valéry

Dialogo di bimbo duenne con papà maschio e mamma femmina 

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– Mamma, ma io sono nato dalla tua pisella?
– Per carità amore, si dice patata. Pisello e’ tuo padre.
– Ah, capito. Ha risposto. Ma è rimasto un tantino perplesso.

***
– Mamma.
– Si amore.
– Le tue scarpe col tacco sono buffe. Posso metterle?
– Uhm, un secondo soltanto. Che se ti vede tuo padre si arrabbia.
– Ah. E perché papà si arrabbia?
– Secondo te perché?
– Perché con il tacco divento più alto di lui!
– Sciocchino. Papa’ si arrabbia perché sono scarpe da femmina.
– E perché le scarpe da femmina servono per diventare più alti dei maschi?
– Non lo so amore, non l’ho deciso io. Funziona così.
– E perché??
– E perché, perché, perché! Forse perché servono a consacrare la definitiva superiorità delle donne sugli uomini. Ecco perché!
– Ah. Non ho capito.
– Ecco, appunto. Chiedi a tuo padre

***

– Mamma, corri. Ho fatto un guaio.
– Per carità, figlio mio. Che succede?
– Guarda.. Mi sono fatto i baffi con il rossetto!
– Caspita! Ma il rossetto e’ da femmina! Capito bambino?
– Si mamma, ma i baffi sono da maschio.
– Certo, in effetti.
– Allora mamma, posso usare il rossetto per fare i baffi da maschio? Si??
– Aspetta un attimo che ora chiamiamo tuo padre. Guardalo: lui ha i peli, i baffi, la barba dura e tutte le cosine al posto giusto. Perché non giocate tutti e due insieme a fare i barbieri, che io devo lavare due piatti?

***
– Mamma. Voglio anche io la cucina come quella della pubblicità.
– Tuo padre ha già detto che non se ne parla.
– Allora perché ogni tanto cucina anche lui?
– Perché è giusto così, non posso fare sempre tutto soltanto io.
– E perché a lui è giusto così e a me no? Anche io voglio fare qualche lavoretto.
– Aspetta amore, ora chiamo tuo padre. (Poi, Sottovoce a mio marito: Dopotutto ha ragione. Dai, i più grandi chef sono maschi).
Al che, mio marito, storcendo un po il naso, e rivolgendosi al figlio: “D’accordo amore. Ti regalerò una bella cucina azzurra”.
– Perché azzurra! La voglio come quella di Peppa!
– Ma quella di Peppa è rosa! Se vuoi azzurra bene, altrimenti niente. – Va bene papà.
– Bravo figliolo. E ricorda: al massimo si può cucinare. Che a lavare i piatti ci pensa la mamma.

***
– Mamma! Che cosa è questa busta grande?
– È la spazzatura amore.
– Accidenti, pesa così tanto!
– Tantissimo amore.
– Mamma allora è una cosa da maschi!
– In effetti..dovrebbe.
– E perché sei sempre tu a buttarla la sera?
(Perché non ci sono più i maschi di una volta, vorrei dire. Ma resto zitta. Poi penso che regna già tanta confusione con un maschio papà e una femmina mamma. Figuriamoci oltre).

Fiorella Corrado

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