La dieta mediterranea? Salverà il mondo. A sostenerlo un nuovo studio firmato dall’University of Minnesota (Usa) che ha dimostrato come il passaggio da una dieta ricca di grassi e zuccheri raffinati, ad alto impatto ambientale per i costi della loro produzione, ad una scelta alimentare più equilibrata (vegetariana o Mediterranea), quindi più in sintonia con un’idea sostenibile di sviluppo, può salvare il pianeta e allungare anche la vita di una decade. La ricerca è stata pubblicata su Nature. Mangiare quindi in modo più salutare può ridurre drasticamente il girovita e le emissioni di gas che causano l’effetto serra.
L’analisi ha preso in considerazione i costi per la salute e per l’ambiente di un regime alimentare sregolato e all’insegna dell’abuso calorico. La previsione degli scienziati per il 2050, se le abitudini ipercaloriche di una parta popolazione non cambiano, è un aumento dell’80% delle emissioni globali di gas a effetto serra provenienti dalla produzione di alimenti, nonché la distruzione degli habitat naturali a causa del disboscamento per intensificare l’agricoltura in tutto il mondo.
“Abbiamo dimostrato che cambiamenti virtuosi nella dieta nelle persone che hanno avuto un’alimentazione ricca di grassi, possono allungare la vita di 10 anni – spiega David Tilman, autore dello studio – ma allo stesso tempo prevenire anche un enorme danno ambientale”. La ricetta degli scienziati è “l’adozione di diete alternative, ricche di vegetali e povere di grassi animali, che potrebbero ridurre l’incidenza del diabete di tipo II di circa il 25%, il cancro di circa il 10% e dei decessi per malattie cardiache di circa il 20% rispetto a chi continua con una dieta onnivora”.
