"Tutto è fatto per il futuro, andate avanti con coraggio".

Pietro Barilla

Dietro ogni buon Padre c’è sempre una Santa

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Amabilissimo San Giuseppe, eccelso capo della Santa Famiglia di Nazareth, in questo giorno speciale mi annovero, sebbene indegna, al numero dei tuoi devoti affinché Tu per primo possa accogliere sotto il tuo patrocinio un mio desiderio. Intendiamoci: so bene che in casi del genere bisogna chiamare a raccolta tutti i precetti (a partire da quelli di mamma), le regole base, i migliori prontuari per un matrimonio sereno (persino il best seller dello sceicco Mohammad Abdelhaleem Hamed), le encicliche e uno per uno gli angeli, i maestri, signori del karma e gli spiriti guida. Tuttavia poiché il provvido custode della divina Famiglia sei tu è a Te, o sapientissimo santo, che mi rivolgo affinché in questa ricorrenza di festa io possa rendere omaggio nel migliore dei modi possibili al papà di mio figlio, e dunque fare tutto – assolutamente tutto – per adempiere a questa missione. Pertanto, o beato Giuseppe, io oggi profondamente ti venero e di cuore t’invoco.

Tu mi dirai (come d’altronde già sosteneva il tuo collega San Paolo) che quanto più una sposa è sottomessa al proprio marito tanto maggiore è la riuscita di un matrimonio. E giacché come ti ho detto io desidero, oggi in un modo speciale, trasformare il mio cuore in vulcano ardente di vero amore, allora Tu insegnami a preservare la pace, partendo dalla regola numero uno: evitare tutto ciò che può farlo arrabbiare. Il fatto è che certe volte le cose si mettono male sin dal primo momento, ovvero da quando lui varca la porta di casa dopo una giornata a lavoro. O Giuseppe mio protettore ed avvocato, capisci?

Parole “sante”

San_GiuseppeSan Giuseppe: “Sorella cara, da lontano mi hai chiamato e io ti vengo in aiuto: l’accoglienza è tutto! E poiché la prossima festa del Papà sarà tra 12 mesi, almeno oggi salutalo con viso allegro e usa frasi dolcissime, iniziando con le belle notizie e ritardando quelle brutte fino a che non si sia riposato. Ti faccio un esempio: se il bambino ha rifiutato la pappa e l’unico boccone che gli hai rifilato adesso giace sul muro appena dipinto con la stessa prepotenza di un tatuaggio indelebile, evita pure di farlo presente..”.
“Ma scusa Giuseppe mio, ho inteso bene? Questa è falsa testimonianza…”
San Giuseppe: “Non tutte le bugie sono gravi alla stessa maniera. Quelle buone ad esempio servono a tranquillizzare, come in questo caso: la verità è bene tenerla segreta”.
“Senti Giuseppe, prestami ancora soccorso in queste mie tribolazioni da moglie e dimmi, potente come sei, c’è forse qualcos’altro che sbaglio?”
San Giuseppe: “Sorella, non vorrei scoraggiarti, in realtà ci sarebbe un bel po’ di lavoro da fare. Tanto per cominciare: abbellisci e attenua la voce. E’ fondamentale. Io ti ascolto dall’alto quando parli con lui, cosa credi? Questa tua sfumatura di voce: acuta, stridente, un mormorio tremendo che deprime nell’animo. Anche lì..”.
“Oddio, ne sei certo, o giustissimo uomo?”.
San Giuseppe: “Ascoltami bene: è vero che tocca ogni santissima volta ricordare ai papà in quale cassetto sono i calzini, dove i pannolini e soprattutto quando tocca cambiarli, ma se dalla tua bocca escono soltanto critiche e fastidiosi lamenti questo è il modo migliore per ritrovarsi a fare sempre tutto da sole. Dunque sii riconoscente, anche se lui ha preparato la cena con gli omogeneizzati al ragù del bambino. Il risultato di essere ingrati è’ che tuo marito inizierà a chiedersi: perché dovrei renderla felice se poi non apprezza?
“Parole sante. Un altro aiutino, Giusè? ”
San Giuseppe: “Mantieniti forte Sorella, adesso viene il difficile: fa di tutto per renderlo sereno quando è arrabbiato. Se hai sbagliato tu allora chiedi subito scusa, se invece è lui che ha sbagliato aspetta a litigare e rimani in silenzio finché non si sia calmato. Trova scuse per lui (stanchezza, problemi a lavoro, traffico) e non fare troppe domande.
“E la parabola del pugno di Papa Francesco?”.

mani nei capelliSan Giuseppe: “Nessun cazzotto, per carità”.
“Va bene Giuseppe”.
San Giuseppe: “Brava. Adesso un’ultima cosa: governare bene la casa (compreso stirare, pulire, lavare, ordinare, far da mangiare per tempo) è fondamentale almeno quanto una vita di coppia soddisfacente in quel senso.
“Tu quoque, o sposo verginale di Maria..”.
San Giuseppe: “D’accordo, io sono la persona meno indicata a parlarne, ma non credere che non capisca certe questioni. Il sesso è un segno dell’amore della moglie verso il marito ma dovrebbe essere tenuto – diciamo – nei limiti, quanto meno non essere una richiesta esageratamente oppressiva”.
“Dammi un consiglio da santo”.
San Giuseppe: “Prova il metodo delle quaranta perline. Da’ a tuo marito una ciotola nella quale ne metterai una ogni qual volta desideri un momento di intimità”.
“E poi?, dimmi Giusè’, poi che faccio”.
San Giuseppe: “Poi stellina aspetta 24 ore, il tempo minimo che il metodo concede ad ogni padre un po’ bistrattato per soddisfare la sacrosanta richiesta. Dopo di che comincia a pregare”.
“In nome del padre, del Figlio e dello Spirito Santo”.

Fiorella Corrado

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