«Lei sogna di ..far tredici? » Ma lo farà sicuro!

Gianni Rodari

“Predator”, il drone che sorveglierà gli eventi pubblici

0

Un drone veglierà e sorveglierà i grandi eventi. Le forze di polizia potranno utilizzare i velivoli senza pilota Predator dell’Aeronautica per la sorveglianza di cortei e manifestazioni di piazza, incontri di calcio e ogni situazione riguardante l’ordine pubblico. E’ il frutto di un accordo siglato tra l’Aeronautica Militare, la Polizia e i Carabinieri. I velivoli sono schierati nella base di Amendola, in provincia di Foggia, e hanno un’autonomia operativa di oltre 20 ore di volo consecutive, con la possibilità di raccogliere dati e inviare immagini in diretta.

L’obiettivo del drone: più sicurezza per i cittadini

“La tecnologia esce dagli hangar e si mette al servizio delle forze di polizia, per aumentare il livello di sicurezza dei nostri cittadini” ha detto il capo di Stato maggiore dell’Aeronautica Pasquale Preziosa spiegando che l’accordo con Polizia e Carabinieri “e’ già in atto” e consentirà alle forze di polizia, ogni qual volta queste ne facciano richiesta, di poter utilizzare i droni per motivi di ordine pubblico. “Saranno utilizzati – ha aggiunto il capo di Stato maggiore della forza armata – dove serviranno, secondo i principi di sicurezza del paese e a seconda delle indicazioni delle forze dell’ordine”. In sostanza, i Predator saranno un “moltiplicatore di sicurezza” perche’ “messi nei punti opportuni sono in grado di fornire le informazioni sul terreno ma anche di rappresentare una fonte di protezione per poliziotti e carabinieri che lavorano sul territorio”.

drone L’accordo, ha sottolineato il capo della Polizia Alessandro Pansa, “e’ l’esempio di una ottima collaborazione tra organi dello Stato, anche ai fini del contenimento della spesa pubblica. Si tratta di strumenti complessi e costosi e noi con questo accordo abbiamo acquistato a prezzo zero il meglio che c’e’ sul mercato”. Anche il comandante generale dei Carabinieri Leonardo Gallitelli ha ribadito il “principio di economicita'” che e’ alla base dell’accordo: “l’unico costo sara’ quello relativo al volo dell’apparecchio”. Quanto al tipo di utilizzo dei Predator, Pansa ha affermato che verranno impiegati “per la sorveglianza elettronica in tutte quelle situazioni in cui e’ necessario avere a disposizione uno strumento che consenta di raccogliere immagini e informazioni altrimenti non possibili”. I droni, ha poi assicurato Gallitelli, “verranno utilizzati solo a ragion veduta, sul piano della prevenzione e della repressione”. Attualmente i Predator sono schierati in Afghanistan, Gibuti, Kuwait e nella base di Amendola, in provincia di Foggia, sede del 32esimo Stormo.

 

L'Autore

Lascia un commento