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Gianni Rodari

Controllare meno le email, rimedio contro lo stress

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Combattere lo stress da ufficio? Limitare il controllo della propria posta elettronica aiuta a ridurlo. Almeno questo è quanto emerso da uno studio della University of British Columbia pubblicato sulla rivista Computers in Human Behavior. I ricercatori hanno chiesto a un gruppo di 124 adulti – tra cui studenti, analisti finanziari, medici e altri – di limitare il controllo delle e-mail a tre volte al giorno per una settimana. Ad altri volontari e’ stato chiesto, invece, di controllare la posta elettronica come erano abituati a fare, cioe’ piu’ volte al giorno. Nella settimana successiva le istruzioni sono state invertite.

Stress in ufficio segretariaI ricercatori hanno poi chiesto ai partecipanti di scrivere una breve relazione giornaliera indicando i livelli di stress. “I nostri risultati dimostrano che le persone si sentivano meno stressate quando hanno controllato le loro e-mail meno spesso”, ha detto Kostadin Kushlev, autore principale dello studio. I ricercatori hanno inoltre osservato che i volontari avevano difficolta’ nel limitare il controllo della posta elettronica. Tuttavia, gli studiosi suggeriscono ai datori di lavoro di in incoraggiare i propri dipendenti a non controllare sempre le e-mail in modo da limitare lo stress.

Non solo le (troppe) email provocano stress

Secondo numerosi studi epidemiologici l’80-90% di tutte le malattie umane sono legate allo stress, e se è vero che le caratteristiche dell’ambiente lavorativo possono incidere su questa percentuale, imparare a progettarli correttamente dovrebbe diventare un obiettivo primario.

“Sono tre i principali sistemi del corpo coinvolti nel mantenimento della salute: il sistema nervoso, il sistema ormonale (endocrino) e il sistema immunitario”, sottolinea Michael Lumpkin, professore di Biochimica e Biologia Cellulare e Molecolare presso la Georgetown University, USA. “Tutto ciò che riguarda un sistema può influenzare gli altri due (in bene e in male): tutto ciò che dovete fare è fornire un ambiente di guarigione e il corpo farà il resto”.

Dato che la maggior parte delle nostre ore di veglia le passiamo al lavoro, molti studi scientifici e sperimentazioni si sono succedute nella ricerca degli elementi che maggiormente influenzano il nostro benessere negli ambienti chiusi. A livello di pericolosità i primi posti sono occupati dalle minacce invisibili come i VOC, la formaldeide, le emissioni nocive dei materiali, il giusto numero di ricambi d’aria per aumentare l’ossigeno, o le onde elettromagnetiche della tecnologia mobile, tuttavia sono moltissimi i fattori che possono influire sul nostro stress, come la qualità visiva dell’ambiente, la presenza di luce naturale, un colore delle pareti adatto all’attività che si deve svolgere o l’affaccio su zone verdi.

 

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