La gente ha sempre dichiarato di voler creare un futuro migliore.
Non è vero. Il futuro è un vuoto che non interessa nessuno.
L'unico motivo per cui la gente vuole essere padrona del futuro
è per cambiare il passato.

Milan Kundera

Gigi Barker e le sue poltrone di pelle umana (o quasi)

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Gigi-Barker poltroneI film di Fantozzi ci avevano abituato all’idea che uno dei segni distintivi del successo dirigenziale, nella ditta del più famoso travet imbranato dell’universo, fossero le poltrone di pelle umana (oltre che le serre di ficus). Naturalmente, era tutta una metafora per contraddistinguere i baciati dalla sorte nell’organigramma aziendale che aveva in cima il mitico superdirettore magagalattico. Ora, però una designer inglese, Gigi Barker, proprietaria dello ‘Studio 9191’, ha preso la sfida sul serio, ideando poltrone e poltroncine che, pur fatte di cuoio – il materiale più vicino di tutti alla nostra epidermide – hanno una lavorazione tale che, al tatto, richiamano la pelle umana.

Una lavorazione che richiama la pelle umana

In più, hanno una forma particolarmente ergonomica; completa la similitudine il profumo che emana il materiale di cui sono ricoperte, anch’esso simile a quello diffuso da un essere umano. Le forme ispiratrici richiamano quelle delle persone oversize quando sono sedute: morbide, confortevoli e curvilinee; l’impatto visivo, olfattivo e al tatto fa sì che chi si trova al cospetto di questi ‘oggetti da seduta’ li considera stranamente familiari, quasi percependone la fonte antropomorfa.

Un’intuizione che rende poltrone e pouf in pendant particolarmente preziosi, accessibili solo ai Paperoni: si tratta di artigianato ad altissimo livello, tant’è che Gigi Barker realizza ciascun pezzo rigorosamento con le sue mani.

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