"Tutto è fatto per il futuro, andate avanti con coraggio".

Pietro Barilla

I love shopping on line

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Qualche sera fa, durante la puntata finale de “L’Isola dei Famosi”, la conduttrice della trasmissione Alessia Marcuzzi ha indossato un vestito lungo, che attraverso giochi di trasparenze, ha esaltato la sua già evidente bellezza. Due figli e un fisico da modella, Alessia appare in tutto il suo statuario fascino, avvolta in questo abito firmato Versace. Perché ve lo sto raccontando? Perché dopo la sua apparizione in tv, il web si è scatenato tirando fuori un’immagine viral, che una simpatica signora cinese ha fatto girare dopo aver acquistato un abito on-line. L’abito è molto simile a quello dell’Alessia nazionale, ma la resa non è proprio la stessa, e la signora – dotata di una forte carica ironica, nonché di una fisicità ben diversa – si è comunque fotografata per prendersi un po’ meno sul serio.

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L’episodio, certo, mi ha fatto sorridere. Soprattuto mi ha fatto provare una profonda invidia per la bellezza della Marcuzzi e per il fatto che lo slancio di una sua gamba corrisponde quasi alla mia altezza, tacchi inclusi. Ma a parte la stizza, questo mi ha ricordato di quando ho acquistato un paio di decolleté di un famoso brand. Le desideravo da tantissimo tempo – e aiutatemi a dire tantissimo! – erano in saldo, con un’ulteriore percentuale di sconto su di un noto sito di acquisti on-line. Dovevo averle, a ogni costo. Ora, io porto un trentasei scarso, quindi mi oriento a colpo sicuro sul numero, metto le scarpe nel “carrello”, clicco “procedi”, clicco di nuovo “acquista” e il pagamento va a buon fine. Inizia così la dolce attesa del tuo magico cadeaux. Oh, quante cose meravigliose avrei fatto con le mie scarpe nuove! Quanto avrei camminato con loro, sfoggiandole con tutti i miei vestiti più vaporosi, e vantandomi con chi mi avrebbe chiesto: «Ma sono proprio loro?», e io tronfia e soddisfatta: «Sì, sì, ti piacciono?».

Inutile dirvi quale gioia incontrollata abbia provato quando al campanello ho trovato il corriere con il mio pacchetto 29×18. Ho firmato, ho scartato con furia e le ho viste. Bellissime. Velocemente ho sfilato i sandali per provarle e immaginate la mia faccia quando ho realizzato che il 36 mi stava così stretto che sembravo Anastasia e Genoveffa in uno, mentre tentavano di infilarsi la scarpina di Cenerentola. La restituzione per il numero più grande è stata un trauma. L’attesa si è moltiplicata al punto che ogni giorno sembrava di mille milioni di ore. Voi mi direte: «Ma non hai niente di meglio da fare che aspettare un paio di scarpe?». Ma, del resto, certe cose non si possono capire.27032015_cina

Questa esperienza non mi ha certo fermata, e la mia carta di credito ancora “striscia” virtualmente acquistando abiti, scarpe, prodotti per capelli, e quanto trovi di conveniente nelle varie vendite sul web. Tuttavia mi ha invitata a una riflessione: l’esacerbato acquisto on-line fatto “perché costa poco”, spinge molti di noi a non valutare diversi fattori, specie quando si parla di abbigliamento. Siate cauti, quindi, quando vi approcciate ad acquistare capi su internet, e affidatevi a quei siti – i migliori sono proprio così – che vi mostrano sul corpo di una modella, o di un modello – l’effettiva resa che avrà l’abito, che vi descrive la vestibilità (stretto, molto piccolo, comodo, etc.), che vi da nel dettaglio i tessuti e le modalità di lavaggio. Certo non potremo sapere come sarà su di noi, ma ormai tutti sono organizzati sulla possibilità di restituire e cambiare il nostro acquisto. E se questo vi fa sentire meno il sapore dello shopping selvaggio – comprando on-line in effetti non si ha la percezione di aver concretamente acquistato qualcosa, niente buste in mano, niente portafogli vuoti, niente caviglie gonfie – la rete ha pensato a tutto. Mentre state tranquillamente sorseggiando il vostro caffè davanti al pc, ecco che il web vi suggerisce altri acquisti, sulla base della vostra recente cronologia, in pratica una commessa 2.0 che vi rifa il guardaroba in un click. Un trucco per evitarlo e mettere al sicuro i risparmi? Disattivare i cookie, almeno così suggeriscono gli amici nerd, ignorando che per me sono solo biscotti.

Samantha Catini

L'Autore

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