E’ un miracolo della Natura ed i cittadini di Casorzo, piccolo Comune in provincia di Asti, che non arriva neanche a 700 abitanti, noto nel mondo per la sua profumatissima Malvasia, ne vanno sicuramente fieri: almeno in Italia non si ha notizia che vi sia altrove un albero ‘bifamiliare’, ovvero che assembli un ciliegio e un gelso.
Il bialbero italiano
Come un motore Alfa Romeo o Fiat… è chiamato ‘bialbero’ ed è la delizia dei naturalisti. Ciò che rende memorabile questo condominio vegetale è che entrambi gli alberi crescono rigogliosamente, per cui il ciliegio è arrivato alla rispettabile altezza di oltre 5 metri. I botanici hanno registrato un fenomeno molto meno eclatante, secondo il quale, pur se raramente, avviene che un albero parassita s’insedi su un altro principale; di solito, però, questo albero ‘scroccone’ non ha vita lunga, né raggiunge dimensioni ‘normali’, rimanendo esile e molto piccolo, giacché succhia nutrimento all’altro.
La convivenza tra ciliegio e gelso
Nel caso del bialbero piemontese, invece, entrambe le piante crescono senza problemi, nelle stesse dimensioni che avrebbero se fossero indipendenti l’uno dall’altro. La presenza dei due alberi ‘gemelli- siamesi diversi’ attrae molti curiosi e studiosi: gli scienziati hanno cercato di dare una spiegazione all’insolito fenomeno e parrebbe che un uccello abbia fatto cadere in una cavità del gelso un seme di ciliegio. In tal modo esso ha messo radici, sviluppandosi nel corpo dell’albero originario, cosicché, al momento della fioritura, una nuvola di fiori di ciliegio incorona dall’alto il gelso.
Sembra quasi che la Natura ci abbia voluto dire che è possibile convivere, pur essendo ‘diversi’, senza intralciarsi. Anzi, un acuto osservatore ha notato che, laddove il ciliegio ha messo radici, pare che si sia ‘infiltrato’ anche un sambuco: da bi-albero a tri-albero, come uno yacht a vela che fa sognare.
