"Tutto è fatto per il futuro, andate avanti con coraggio".

Pietro Barilla

La passione dei fisici: i neutrini

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Uno dei misteri dell’Universo ancora irrisolti e che appassiona i fisici sono i neutrini. Quasi come la fede delle femmine del libretto mozartiano del ‘Così fan tutte’: “È la fede delle femmine come l’Araba fenice: che vi sia ciascun lo dice, dove sia nessun lo sa”. Così è, appunto, per i neutrini, vaganti per l’Universo, partiti da un punto sconosciuto e, in quanto neutri, in grado di attraversare corpi celesti, stelle, pianeti, comete, meteoriti… vanno lì verso l’infinito, con una meta incognita come quella di partenza: dove son diretti, nessun lo sa. A che velocità? Si ipotizza a quella della luce, ma è pura teoria.

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Per un tempo infinitesimale, però, i neutrini attraversando corpi densi, quali, ad esempio, l’acqua, emanano una scintilla, detta ‘luce di Cherenkov’; difficilmente percettibile, riuscire a ‘catturarla’ aiuterebbe a scoprire i loro segreti: chi sono, da dove vengono e dove vanno. Un metodo per acchiappare questo bagliore ci sarebbe e lo stanno realizzando nel mare di Porto Palo di Capo Passero, in provincia di Siracusa. Lì, a 3.500 metri di profondità, nel Mediterraneo, si costruiranno 8 grandi torri, ciascuna alta 400 metri, interconnesse fra loro e collegate ad una stazione che sorgerà a terra.

Il sistema di ‘neutrin-busters’ supporterà alcuni fotorilevatori di estrema sensibilità, in grado d’intercettare e ‘catturare’ la luce di Cherenkov, ovvero le scintille che testimoniano la nascita di un ‘muone’. Per i non addetti ai lavori, un ‘muone’ rappresenta la traccia del passaggio di un neutrino in una materia più densa. Il posizionamento del ‘Telescopio di neutrini’ ad una così grande profondità si spiega con l’esigenza di salvaguardare l’osservazione del fenomeno da tutte le interferenze cosmiche, funzionando l’acqua quale scudo protettivo.

Un osservatorio di neutrini, più piccolo, è stato, invece, posizionato in Antartide. Il tutto fa parte di un progetto, denominato KM3NeT e l’installazione nel mare di Porto Palo verrà completata nei prossimi mesi. Il mare siciliano, così, sarà protagonista della soluzione di uno dei grandi misteri della fisica, la nascita e la morte di un ‘muone’.

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