Che ognuno avrà il futuro che si conquisterà.

Gianni Rodari

Milano Moda Donna, un “ritorno al futuro” il prossimo autunno/inverno

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Si dice che la Moda stia sempre un passo avanti. Sarà per questo che mentre il web impazza di consigli sulla vicinissima stagione calda, ecco che vi parliamo del prossimo autunno/ inverno 2015-16, appena presentato durante la Settimana della Moda di Milano. E mentre leggiamo di costumi, cappellini, sandali, sfilano collezioni del futuro fatte di lane, tessuti caldi e avvolgenti per affrontare le rigide giornate del 2016.

L’inverno dentro e fuori le passerelle

sfilate

Leitmotiv – Stella Jean – Blugirl – Nicholas K

L’attitudine al cambiamento che hanno dimostrato molti dei marchi in calendario è stata significativa. Come Gucci, che fa parlare di sé dopo l’uscita di Frida Giannini e la sua sostituzione con l’ex assistente Alessandro Michele, il quale regala una personalissima e nuovissima visione del brand, tra fiocchi, trasparenze e silhouette morbide. O San Andrès, che sublima stagione dopo stagione tecniche e tagli, senza mai perdere il suo amore per il colore, tratto distintivo della maison. La buona “Stella” – non c’è termine più adatto – della Jean continua a brillare, anche se in tonalità più spente rispetto a quanto siamo abituati, ma riconfermando il suo amore per gli ampi volumi e le morbide linee atte a esaltare la figura. Mentre mantiene fermo il suo punto di designer concettuale, Angelos Bratis, che presenta una piccola capsule-collection di ispirazione minimalista-architetturale.

Visionarietà e leggerezza

Visionari come sempre i Leitmotiv, dietro cui lavora il duo Juan Caro e Fabio Sasso. Attenti scrutatori del mondo che li circonda, i due hanno disegnato una collezione adatta all’uomo e alla donna di città, piena di riferimenti alla contemporaneità, ma ricca di stampe e richiami lontani, a nuovi luoghi da visitare, a nuove vite da vivere. Vale anche per Philosophy di Lorenzo Serafini, che ha disegnato la collezione per il brand fondato da Alberta Ferretti, ispirandosi alla leggerezza delle forme: dalle tinte alle stoffe, quasi impalpabili, per una donna che ama il gusto bon-ton. Futuristico, invece, Nicholas K che predilige una donna metropolitana e guerriera, puntando sulla praticità e tingendo gli outfit di verde, marrone, bordeaux, grigio e nero. Uscendo dalla passerella per un momento, colpisce la presentazione di Arthur Arbesser, una performance di un immaginario ballo delle debuttanti, ispirato all’arte austriaca di primo ‘900. D’impatto anche le nuove collezioni di Paula Cademartori e Car Shoe, estremamente colorate e frizzanti le borse della prima, che lancia anche una piccola linea di calzature; mentre la seconda si dimostra al passo con l’evoluzione del concetto di calzatura, presentando tra gli altri zoccoli in legno e pelliccia, e mocassini dal sapore rock rivestiti in cavallino.

Colori e raffinatezza

moda

Arthur Arbesser – Angelos Bratis – Paula Cademartori – Rubeus – Car Shoe

Vivetta protagonista di quest’anno al Teatro Armani, conquista con la sua collezione intitolata “The Groupie Attitude”, in un trionfo di colori, forme, volute, stampe e pattern dai richiami anni Settanta. E Aigner festeggia cinquanta anni di attività con una collezione che celebra le origini ungheresi del fondatore della maison.

Pellicce, ricami, abiti da sera, per una donna estremamente raffinata. Fendi porta tutti in Russia – si fa per dire – lanciando una collezione ispirata al Costruttivismo russo, e tradotta di fatto in una serie di abiti a rilievo, in 3D, dal forte impatto visivo e dall’interessante portabilità. E di nuovo passando nei luoghi meno istituzionali si scoprono le novità di Rubeus Milano, che regala ai suoi ospiti un incontro intimo con l’alta manifattura della pelletteria, o di Sergio Rossi, per cui Angelo Ruggeri firma una collezione in un geometrico gioco di bianchi e neri.

Questo è il futuro prossimo della moda, perché la moda è il futuro, è un passo nel buio alla scoperta dell’ignoto, un’abitudine a guardare avanti, un’attitudine, direi, decisamente la parola che più di ogni altra ci fa entrare in sintonia con il Fashion System. Lo dice anche il dizionario che l’attitudine – cito – è la «predisposizione per una particolare attività mentale o fisica. Un’inclinazione, una vocazione, un talento». In una parola, Moda.
Samantha Catini

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