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Gianni Rodari

Oscar, il bimbo col QI di Einstein

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oscarTutti i genitori sanno che i loro piccini attraversano un periodo in cui, esplorando il mondo, cercano le ragioni di tutti i fenomeni a cui assistono. E’ il momento in cui la parola più ricorrente è: “Perché?” C’è persino da preoccuparsi se ciò non avviene. Non sono tanti, però, i genitori che si trovano di fronte a un ‘tale’ fenomeno da essere lui, ad appena due anni e cinque mesi, a poter dare loro risposte complesse. Il bambino in questione si chiama Oscar Wrigley, abita in Inghilterra e, più precisamente, nel Berkshire. Di fronte alle sue sbalorditive capacità, mamma e papà l’hanno sottoposto ai test necessari a stabilirne il quoziente d’intelligenza, scoprendo con sconcerto che Oscar arriva al fatidico punteggio di 160, ovvero lo stesso raggiunto da Albert Einstein, colui che l’umanità intera ritiene un genio in assoluto.

Il padre Joe, specialista di Information Technology, con un tono fra il fiero e lo stupito, ha raccontato al Daily Telegraph, che proprio di recente, aveva sorpreso il piccino, che, con un’incredibile proprietà di linguaggio, raccontava alla moglie il ciclo riproduttivo dei pinguini. Dice il padre: “Oscar fa sempre domande, molte di più di quelle che ci si aspetterebbe per un bimbo di quell’età. Ogni genitore ama pensare che il proprio bambino sia speciale, ma noi verificavamo di continuo, dai suoi comportamenti che non era solo una nostra impressione.” “Già a 12 settimane – ha sottolineato la madre Hannah, ventiseienne – appariva insolitamente attento. Usa già un vocabolario stupefacente.” Il ‘caso’ di Oscar è allo studio alla sezione britannica del Mensa, ovvero l’associazione che riunisce le persone dalla intelligenza superiore alla media. I genitori si sono rivolti a questo network per sostenere al meglio il piccolo Oscar. John Stevenage, direttore del Mensa GB ha confermato che il bambino ha grandi potenzialità che, però, devono essere coltivate in maniera ‘intelligente’ dai suoi genitori, pena il loro mancato sviluppo. E sarebbe un’occasione persa.

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