La mutilazione per cui la vita perdette quello che non ebbe mai,
il futuro, rende la vita più semplice,
ma anche tanto priva di senso.

Italo Svevo

Otto regole per non buscarsi malanni estivi

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malanni estiviCon l’arrivo dell’estate, arrivano puntualmente anche i problemi di salute legati al sole e al caldo. Il dottor Deyo Famuboni ha stilato una lista di otto patologie ‘stagionali’, con le rispettive soluzioni. Al primo posto fra gli organi a rischio di ammalarsi troviamo gli occhi. Spesso infatti ci dimentichiamo che anche loro vanno protetti dai raggi UV, poiché possono insorgere infiammazioni della cornea o una crescita eccessiva della membrana congiuntiva; a lungo andare si potrebbero riscontrare cataratta e degenerazione maculare. Con occhiali da sole adeguati, che non fanno penetrare i raggi UV al di sotto dei 380 nanometri, è possibile prevenire questi problemi. Al secondo posto troviamo il possibile pericolo dell’avvelenamento da cibo. Con il caldo si tendono a fare più barbecue e a mangiare più insalate, che, sebbene salutari, possono incrementare il rischio di avvelenamento se il cibo non è conservato e cucinato correttamente. Subito dopo, nella classifica del dottor Famuboni, si pone l’otite esterna, o infezioni di vario tipo alle orecchie. L’infiammazione del canale auditivo può dipendere dall’acqua e dai microrganismi in essa contenuti. Il miglior modo per prevenirle è tenere le orecchie asciutte, usando una cuffia ed evitare di irritare la pelle con cotton fioc o asciugamani. Anche la febbre da fieno è un problema estivo comune. Causata da una reazione ai pollini, ne derivano gola, naso e occhi irritati e che prudono, tosse, starnuti, mal di testa e stanchezza. Per evitarla, bisogna cercare di diminuire l’esposizione ai pollini e fare cure preventive.

Sole, però, è anche, sfortunatamente, sinonimo di scottature. A seconda della gravità della bruciatura, si va dal semplice dolore al tatto a mal di testa, nausea, freddo o rash cutaneo che, a lungo andare, possono causare danni permanenti e aumentare il rischio di cancro. Una buona crema, ad alta protezione, servirà a evitarle. I morsi di zecca in campagna sono molto frequenti. I sintomi possono essere dolore, stanchezza, affaticamento ma anche sintomi neurologici e cardiaci. Tali morsi si possono prevenire indossando indumenti a maniche lunghe, scarpe chiuse e infilando i pantaloni nei calzini. Anche i colpi di calore non sono da sottovalutare. Dovuti principalmente a disidratazione ed eccessivo calore, comportano vomito, confusione, perdita di conoscenza e accelerazione respiratoria. Bisogna subito procedere alla reidratazione, dirigersi in un luogo più fresco e contattare il medico. Infine, nella lista compaiono gli sfoghi sulla pelle. Causati dalla sudamina o da punture di insetti o dall’esposizione alla linfa di pianta o alla processionaria, per combatterli si deve tenere la pelle pulita e si possono usare creme specifiche. Bisogna, in ogni caso, non affidarsi all’autocura selvaggia, ma rivolgersi a un medico.

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