Il futuro entra in noi, per trasformarsi in noi,
molto prima che accada.

Rainer Maria Rilke

Squirting, e se si insegnasse in un corso?

0

Letteralmente si traduce dall’inglese con “spruzzare”, ma per la maggior parte delle persone Squirting è sinonimo di eiaculazione femminile, niente di più sbagliato! Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza su questo fenomeno che in realtà esiste da sempre, ma di cui solo una piccola parte della popolazione femminile ne ha anatomicamente la possibilità, parliamo di  circa una donna su dieci.

Complicità e condivisione

Woman s Hand Squeezing Bed SheetCome mai? La prima condizione affinché possa avvenire, come per tante altre cose, è che la donna sessualmente si lasci totalmente andare senza trattenersi e senza inibizioni. Anche se la sensazione fosse simile a quella di dover andare in bagno. Ciò significa avere un rapporto di coppia che sia totalmente fondato sulla complicità e la condivisione senza tabù e/o difficoltà sessuali. Nonostante sul web impazzino filmati, manuali, dvd e chi più ne ha più ne metta che promettano di insegnare il segreto per riuscire a provocarlo, tale fenomeno continua a non convincere la comunità scientifica mondiale. Dagli studi del passato, l’orgoglio nazionalista ci ricorda che il primo a studiarlo fu l’anatomista italiano Realdo Colombo nel 1559, alla più recente ricerca, nel 2013, in cui si è concordi nell’attribuire tale fenomeno alle ghiandole di Skene, una sorta di residuo prostatico (chiamato anche prostata femminile) situato nella parte anteriore interna della vagina, a pochi centimetri di profondità, nell’area relativa al punto G (il quale a sua volta pare pertinente a una minoranza di donne). Parliamo quindi di naturale predisposizione? O forse potrebbe essere proprio l’incapacità da parte della donna di controllare completamente il muscolo pubococcigeo. Nonostante l’eiaculato femminile sia espulso dall’uretra, ovvero lo stesso posto da dove proviene l’urina, alcuni studi avrebbero dimostrato che il liquido chiaro espulso non è assolutamente urina e conterrebbe tra le altre cose fruttosio e glucosio.

Dal punto di vista psicologico

Insomma, ancora non siamo arrivati ad un’unanimità al riguardo. Ma, questo è ciò che accade dal punto di vista fisiologico, ma da quello psicologico? Per quante possano immaginare di essere tra le più fortunate a godere dei privilegi dello squirting, dall’altro lato c’è un fattore importante che gioca a sfavore: la vergogna. Infatti in molti casi questa emissione viene erroneamente confusa con un eccesso di lubrificazione o più frequentemente con urina, anche e soprattutto perché inizialmente la stimolazione delle ghiandole di Skene porta alla sensazione di dover urinare, e solo lasciandosi andare senza trattenersi è possibile vivere a pieno le sensazioni di intenso piacere legate a questa emissione, cosa che di solito avviene in concomitanza con l’orgasmo o poco prima. Ma, quando nella coppia non c’è intimità o soprattutto quando scarseggia la comunicazione “godere” del privilegio di essere una donna che riesce in questo tipo di avvenimento potrebbe imbarazzare o addirittura inibire un uomo. Ma può accadere anche  il contrario, cioè che uomini o donne, ignari/e del fatto che solo una minoranza femminile sia in grado di “eiaculare”, si accaniscano e si sentano inadeguate o poco desiderati se questo evento non si verifica. La cosa migliore, sarebbe viverlo come un evento naturale e piacevole legato al proprio corpo e all’abbandono dei sensi, proprio di una sessualità consapevole e armonica. E cosi mentre le donne si interrogano sul punto G, sul muscolo pubococcigeo e sul proprio piacere, sul web e da qualche mese anche dal vivo, sono nati dei veri e propri “corsi” con dei formatori che insegnano praticamente agli uomini cosa e come fare per far si che questo avvenimento accada. In sala, cosi come nelle riprese dei video documentari, vere e proprie modelle che, adeguatamente stimolate, mostrano ciò che avviene. Viene da chiedersi quindi se tra i vari corsi di cucina, lingue, giardinaggio e quant’altro, sarebbe il caso di suggerire ai nostri uomini di trovare il tempo anche di frequentarne uno del genere?!

Valentina De Maio

L'Autore

Lascia un commento