La gente ha sempre dichiarato di voler creare un futuro migliore.
Non è vero. Il futuro è un vuoto che non interessa nessuno.
L'unico motivo per cui la gente vuole essere padrona del futuro
è per cambiare il passato.

Milan Kundera

Usato come misura anti-crisi: in Italia 80mila “impiegati”

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Riutilizzare i rifiuti? Crea lavoro. Già, non fa bene solo all’ambiente, ma il mondo del riutilizzo dei rifiuti può essere una delle misure anti-crisi. Come? È un settore che genera un volume d’affari da “18 miliardi di euro, la metà dei quali generati da internet”, secondo un’analisi Doxa commissionata da Subito.it. Ciò può essere la filiera cardine per il rilancio occupazionale: “Lo sviluppo del riutilizzo nell’Unione potrebbe produrre 800.000 nuovi posti di lavoro, ossia un sesto della disoccupazione giovanile europea”. Microsoft, ad esempio, ha stimato che “per ogni mille tonnellate di Raee trattate è necessario: per smaltirle un posto di lavoro, per riciclarle 15 posti di lavoro e per riutilizzarle 200 posti di lavoro”.

usato, libriL’usato prende forma

I dati sono presenti nel ‘Rapporto nazionale sul Riutilizzo 2014’ a cura del centro di Ricerca economica e sociale ‘Occhio del Riciclone’, con il patrocinio morale del ministero dell’Ambiente, presentato ieri, a Roma, nell’ambito del convegno ‘L’Italia del riutilizzo’ realizzato in collaborazione tra Federambiente, Legambiente, Rete nazionale Operatori dell’Usato (Onu) e Occhio del Riciclone, all’interno della Settimana europea per la riduzione dei rifuti 2014.

“Quella del riutilizzo e’ la terza R (Ridurre, Riutilizzare, Riciclare) dimenticata che manca ancora in Italia- rileva Stefano Ciafani, vice presidente nazionale di Legambiente, aprendo i lavori- perché va chiarito il quadro normativo del Paese, soprattutto per quanto riguarda il settore della prevenzione”. Il settore del riutilizzo in Italia è fatto di punti vendita conto terzi, di cooperative, di botteghe di rigatteria, di negozi specializzati e di operatori ambulanti.L’universo dell’usato e’ stimato in circa 50.000 operatori e 80.000 persone impiegate. Ad esempio, la Rete Nazionale Operatori dell’Usato (Onu), che “rappresenta un vasto arcipelago composto da operatori ambulanti, delle strade, delle fiere, dei mercati storici e delle pulci, negozi in conto terzi, cooperative ed enti di solidarietà stima in oltre 80.000 le persone ‘impiegate’ nel settore”, aggiunge Augusto Lacala, Rete Onu.

 

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