Il Consiglio dei Ministri del governo legittimo ha apprezzato i continui e sforzi dell’Arabia Saudita e dell’Oman come mediatori per porre fine al conflitto e portare la pace
Il Consiglio dei ministri dello Yemen si è riunito lunedì 3 settembre nella capitale temporanea Aden. Durante la riunione ha confermato, che la continua escalation militare da parte della milizia terrorista Houthi, riflette la sua errata interpretazione del messaggio di pace inviato dalla comunità internazionale.
L’ultimo episodio di violenza è stato l’attacco ai campi profughi nel Governatorato di Ma’rib. In concomitanza con con la visita dell’inviato dell’ONU e le sue ripetute minacce ai paesi vicini.
Ha affermato che la milizia Houthi non conduce alcuno sforzo per la pace. Considera la tregua un’opportunità e una copertura per la continuazione delle sue battaglie contro il popolo yemenita. Prendendo di mira la sicurezza e la stabilità dei paesi vicini.
Il governo yemenita ha chiesto alle Nazioni Unite, al Consiglio di sicurezza e alla comunità internazionale di raddoppiare la pressione. Compresa l’opzione delle sanzioni. Per spingere la milizia Houthi verso un serio impegno con buoni uffici per portare pace e stabilità e porre fine alle sofferenze umane nel paese.
Ha inoltre affermato il fermo impegno del governo e del Presidential Leadership Council nei confronti del processo di pace. Il suo desiderio di una pace duratura e globale basata sui tre riferimenti concordati a livello locale e sostenuti a livello regionale e internazionale. Il suo impegno positivo con tutte le iniziative che vengono soddisfatte. Questo nonostante il rifiuto, intransigenza ed escalation da parte della milizia terrorista Houthi.
Il governo yemenita ha apprezzato gli sforzi dell’Arabia Saudita e dell’Oman come mediatori. Per porre fine alla guerra e stabilire la pace, e il sostegno, l’accoglienza e la benedizione del governo per tutti gli sforzi delle Nazioni Unite.
Il primo ministro yemenita Maeen Abdulmalik ha parlato all’incontro degli sviluppi politici alla luce delle mosse regionali e internazionali. Della mediazione saudita-omanita e della visita dell’inviato speciale delle Nazioni Unite ad Aden, come parte degli sforzi per riprendere il processo politico contro cui il gruppo Houthi si è rivoltato contro.