La mutilazione per cui la vita perdette quello che non ebbe mai,
il futuro, rende la vita più semplice,
ma anche tanto priva di senso.

Italo Svevo

‘Stupa’ di ghiaccio per salvare l’Himalaya

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Che l’Himalaya, che in sanscrito significa ‘dimora delle nevi’, abbia necessità di acqua sembra quasi paradossale. Eppure anche la grande catena montuosa asiatica è stata colpita dal fenomeno del riscaldamento globale. Per reagire allora alla penuria idrica che stava mettendo in seria difficoltà una vasta area che si trova nella parte indiana della catena, è stata realizzata, e sarà pronta per metà marzo, nei pressi del villaggio di Phyang, la prima piramide di ghiaccio artificiale.

Iceberg artificiali contro il riscaldamento globale

ghiacciai fintiIl progetto in realtà è molto più ampio, prevedendo l’installazione di ben 80-90 ‘Stupa’, questo è il nome che gli è stato dato in ricordo di uno dei più importanti monumenti buddisti al mondo; bacini da collocare in diverse zone dell’Himalaya per creare una risorsa idrica in grado di irrigare circa 600 ettari di deserto. La speranza è infatti quella che nelle stagioni calde, che con il tempo sono diventate sempre più aride, il ghiacciaio artificiale sciogliendosi, possa trasformarsi in un’acqua preziosa per irrorare i terreni circostanti, comportando così anche una salvezza per le popolazioni che vi abitano.

Portare a termine questo progetto ha comportato l’impiego di ben 100 mila dollari, una cifra però che secondo l’ingegnere Sonam Wangchuck è comunque inferiore rispetto a quella che sarebbe stata necessaria intervenendo con soluzioni tradizionali.

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