«Lei sogna di ..far tredici? » Ma lo farà sicuro!

Gianni Rodari

In pochi anni le scuole si convertiranno al digitale

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digitale La tecnologia è diventata una sorta di ossessione per tutti noi, ma in alcuni ambiti può rivelarsi più che utile, come nel settore scolastico. Nell’arco di cinque anni, in Gran Bretagna, si prevede la totale eliminazione dei libri di testo, ormai obsoleti, in favore di risorse digitali che potranno essere costantemente aggiornate. Ad affermare ciò è Richard Culatta, il principale consulente del settore educativo del Presidente degli Stati Uniti d’America Barack Obama. Le risorse digitali, inoltre, sono adatte ai giovani studenti che desiderano imparare discostandosi dalla linea di apprendimento classica, così da mantenere anche il divertimento che la tecnologia ed una illimitata possibilità di ricerca comportano. Ovviamente non tutti sono d’accordo, com’è il caso del Ministro dell’Istruzione britannico Nick Gibbs, il quale, avverte, che una cultura contraria al libro di testo sta rendendo gli studenti meno preparati, facendo scendere la Gran Bretagna nella classifica delle migliori nazioni per quanto riguarda il metodo scolastico.

Secondo il Ministro britannico, infatti, lavorare con i libri di testo fornisce agli studenti una preparazione più strutturata, permette il risparmio dei fondi scolastici e aiuta anche i genitori a seguire più agevolmente i figli al di fuori della scuola. A supporto della sua tesi, il ministro Gibbs, ha riportato i dati raccolti dal Governo, secondo i quali, i Paesi con i migliori risultati negli esami utilizzano libri di testo in maniera più consistente che nella Gran Bretagna. Questo, però, non frena alcune scuole del Regno Unito, che già utilizzano iPad e computer, aprendo agli alunni il mondo dell’informatica e della rete per migliorare e rendere più veloci lo studio e l’apprendimento. L’uso di risorse interattive digitali è più in linea con lo stile di vita odierno degli studenti e potrebbe aiutarli non solo a prestare maggiore attenzione alle lezioni, ma anche a destare il loro interesse e spingerli verso approfondimenti autonomi delle materie di studio.

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