La mutilazione per cui la vita perdette quello che non ebbe mai,
il futuro, rende la vita più semplice,
ma anche tanto priva di senso.

Italo Svevo

Gli italiani in tempo di crisi non rinunciano all’albero di Natale

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L’albero di Natale resiste a ogni crisi, come il cenone. Otto italiani su dieci non hanno rinunciato nemmeno quest’anno ad addobbare l’albero in casa per le feste. Aumentano invece quelli che rinunciano a questo simbolo: parliamo del tre per cento in più rispetto allo scorso anno.

Ma con la crisi meglio quello sintetico

La spesa media per l’abete stimata intorno ai 39 euro. Questo è quanto emerge da una analisi Coldiretti che spiega: a causa della crisi solo nel 15% dei casi si tratta di nuovi acquisti, mentre la grande maggioranza delle famiglie sceglie di recuperare l’albero sintetico o di allestire una pianta già presente. Gli abeti più piccoli che non superano il metro e mezzo sono venduti tra i 20 e i 50 euro, mentre per le piante di taglia sino a due metri il prezzo sale anche a 90 euro.

albero di nataleColdiretti: preferite quello naturale

L’albero naturale italiano, secondo Coldiretti, ”concilia il rispetto della tradizione con quello dell’ambiente, perché questi alberi sono coltivati soprattutto nelle zone montane e collinari in terreni marginali altrimenti destinati all’abbandono e contribuiscono a migliorare l’assetto idrogeologico delle colline ed a combattere l’erosione e gli incendi. Niente a vedere con le piante di plastica che – rileva l’associazione – arrivano spesso dalla Cina e non solo consumano petrolio e liberano gas ad effetto serra per la loro realizzazione e il trasporto, ma impiegano oltre 200 anni prima di degradarsi nell’ambiente”.

In aumento anche quelli che ricorrono all’addobbo naturale: pigne, frutta secca, mele di diverso colore, kiwi ed agrumi, che non ammuffiscono se, per appenderli, si fa passare un filo al centro del frutto, dove non c’è polpa. E poi ancora con creatività: collane di pasta, biscotti fatti in casa, ma anche prodotti dell’orto come peperoncini, pomodorini e fili di zucca ma anche sculture di pane e marzapane.

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