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Milan Kundera

Yemen: Al-Alimi, pressioni su Houthi perché adempiano a obblighi

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Lo chiede il presidente yemenita

Dopo le continue violazioni della tregua da parte degli Houthi, il presidente del Consiglio di comando yemenita, Rashad Al-Alimi, ha chiesto che si facciano pressioni sugli Houthi affinché rispettino i loro obblighi.

Al-Alimi tenuto un incontro il 23 agosto nella sua residenza nella capitale saudita, Riad, con l’ambasciatore statunitense, Stephen Fagin, per discutere gli ultimi sviluppi della situazione yemenita e gli sforzi per portare la pace.

Ha anche sollecitato l’intensificazione degli sforzi delle Nazioni Unite e internazionali per attuare i termini dell’armistizio in corso, chiedendo che venga esercitata la pressione necessaria per spingere le milizie Houthi ad adempiere ai loro obblighi ai sensi della Dichiarazione delle Nazioni Unite e dell’Accordo di Stoccolma, secondo quanto riportato dall’agenzia yemenita “Saba”.

Ha anche sottolineato l’importanza che gli Houthi aprano le strade a Taiz e in altri governatorati yemeniti e paghino gli stipendi dei dipendenti dalle entrate delle navi cariche di carburante che arrivano attraverso i porti di Hodeidah, con l’agevolazione del governo legittimo.

Da parte sua, l’ambasciatore degli Stati Uniti ha elogiato il lavoro delle forze della Guardia Costiera e delle guardie di frontiera yemenite, nel quadro degli sforzi congiunti per combattere il terrorismo, oltre al sostegno fornito attraverso l’Agenzia per lo sviluppo degli Stati Uniti, soprattutto sul campo del rafforzamento delle capacità istituzionali della Banca Centrale e del Ministero delle Finanze, nonché dei settori della sanità e dell’istruzione Acqua e servizi igienico-sanitari.

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