Non preoccuparti di cosa sta per fare qualcun altro.
Il miglior modo per predire il futuro è inventarlo.

Alan Kay

Sara Vitali, regina delle soluzioni e del pensiero laterale

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Ha un piglio autorevole, risoluto e risolutivo, ma non solo. Chi si imbatte in Sara Vitali, guru di un sacco di cose: Pubbliche Relazioni, Editoria, Creatività, sa di avere di fronte la Regina delle Soluzioni e del pensiero laterale. Lombarda di lago (del Lario), ma non di quelle Lucie sospirose che ti fanno venire il latte alle ginocchia, Sara ha l’aplomb della vincente perché ha un’arma segreta invincibile: il pensiero laterale. Il reseau familiare è strettamente artistico: il padre Giancarlo e il fratello Velasco costituiscono i ‘complici’ di Sara in iniziative culturali di successo; ma ci sono anche le altre dodici vite sue, su fronti di grande visibilità. Per la sua clientela lei è bravissima nel rimanere nell’ombra come la migliore delle Richelieu. Ha inanellato uffici stampa e la cura delle Pubbliche Relazioni per aziende di successo, nei settori dell’armatoria e velico (Coppa America); dell’enogastronomia; della cultura (ça va sans dire); della finanza. In tutti ha portato la forza dei suoi nervi distesi, la sua capacità di guardare dove lo sguardo altrui scivolava senza soffermarvisi.

L’anima creativa di Sara

Sara Vitali

Sara Vitali

Le nostre vite si sono incrociate nella mission impossible del primo sito commerciale generalista di una (ex) grande banca – un Amazon tuttologico ante litteram di almeno cinque anni; il che, sotto il profilo internettiano è un’eternità – che, pur partendo da un’intuizione profetica e da un potenziale spazio di mercato addirittura da far nascere, aveva tutto di sbagliato, a cominciare dal nome. Sapevamo di essere delle don Chisciotte, ma anche che il progetto aveva dei numeri, se affidato a persone giuste – e noi eravamo solo degli ingranaggi, non decidevamo -. Da allora, ho potuto seguire le iniziative promosse da Sara Vitali, in particolare nel settore dell’eno-gastronomia. Da anni è consulente di un ‘grande Vecchio’ della cucina italiana come Gualtiero Marchesi; oggi che siamo accerchiati da talk show culinari che ormai sono diventati un ‘genere di consumo’, ignoriamo che fu Sara, ben 15 anni fa, a inventarsi il format ‘Scuochi’, una sorta di singolar tenzone ai fornelli fra giornalisti gastronomi.

Sara ha un’altra virtù: la sua mente non sa stare mai ferma, dunque inventa. E’ l’anima creativa della casa editrice Cinquesensi, fondata con Leonardo Castellucci nel 2010 a Lucca, città scrigno d’arte dove si è trasferita. Nel catalogo convergono libri illustrati inerenti i due mondi paralleli della cultura artistica e del gusto, declinato a partire dalla civiltà del cibo fino all’educazione alla buona alimentazione. E’ questo il fil rouge che domina anche una collana specifica di Cinquesensi, ‘iVitali’: detta così, pare un po’ autoreferenziale, perché non vi ho parlato di Bellano, il paese sul Lago di Como che è culla della sua famiglia. Lo lascio fare a lei: “Sono nata in un paese dal nome che si presta a lazzi e sfottò. Il paese del doppio senso. Ci si abitua da subito se si ha la fortuna di varcarne i confini, protetti da fortificazioni invisibili, alte e resistenti. Così, molti abitanti di Bellano fanno finta di non avercelo il problema, quello del nome intendo. Sono cresciuta in un paese che nel corso del tempo ha dato i natali ad artisti. In passato si chiamavano Grossi, oggi Vitali. Tutte le persone note di Bellano oggi si chiamano Vitali “e io modestamente lo nacqui”.

Sara Vitali e Marchesi

Sara Vitali e Marchesi

Così riguardo al Vitali scrittore (NdR: Andrea Vitali, medico di base e autore di bestsellers gialli; non sono parenti fra loro, solo omonimi) è esilarante il racconto dell’episodio di una signora siciliana che alla presentazione dell’ultimo suo libro ai Parioli gli chiede: “Ma Bellano esiste o è una sua invenzione? Ognuno trovi la sua risposta.”. Ormai, l’esempio di Vigata imperversa… Ma la Vigata lombarda, grazie allo spirito d’iniziativa di Sara, è diventata anche locus di testimonianze dei Vitali famosi che ci vivono: perché la collana iVitali unisce scritti di Andrea con disegni di Giancarlo, generazioni diverse, modalità espressive differenti, Bellano a far da ponte e Sara a dare il valore aggiunto di un’editoria raffinata e preziosa. Insomma, un piatto ricco di sollecitazioni. Il che ci riporta al settore del cibo. O di chi della cultura del cibo è stato un precursore.

‘Camminare la Terra’

Come Luigi Veronelli: nel decennale della sua scomparsa, Sara Vitali cura l’ufficio stampa di ‘Camminare la Terra’, la Mostra dedicata a lui, che aprirà i battenti il prossimo 21 gennaio alla Triennale di Milano e vi rimarrà fino al 22 febbraio. Alla fine della nostra chiacchierata sospira: “Marchesi, Veronelli, Brera sono i grandi vecchi la cui memoria dovremmo tenercela ben stretta, specie alla luce del ruolo che avremo con Expo 2015”. Intanto, Giorgio Gori, Sindaco di Bergamo, ha voluto la Mostra nella sua città per il periodo dell’Expo, quasi un avamposto satellite sul tema del cibo come prezioso patrimonio nazionale per magnetizzare i turisti già a Milano. Una bella soddisfazione per gli organizzatori, che viene da chi – si dice – sia stato uno dei plasmatori del ‘personaggio’ Matteo Renzi.

Annamaria Barbato Ricci

 

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