“Il prigioniero politico”. Ambiente, storia e cultura arberesh
La comunità degli Arbereshe può essere considerata una delle più importanti e ricche tra le minoranze etno-linguistiche storicamente presenti nel territorio italiano.
La comunità degli Arbereshe può essere considerata una delle più importanti e ricche tra le minoranze etno-linguistiche storicamente presenti nel territorio italiano.
“La scrittura mi ha salvato la vita – ha dichiarato uno dei detenuti finalisti – in uno dei momenti più difficili della mia vita. E adesso, sentire che la mia tutor mi definisce, uno scrittore nato mi riempie di orgoglio e gioia e mi commuove.”
Per la prima volta fu una guerra di massa, totale: un’apocalittica carneficina. I numeri sono impressionanti: 21 nazioni coinvolte, 70 milioni di militari in tutto il mondo, 20 milioni di morti tra soldati e civili, 40.250 km di trincee scavate, 186 miliardi di dollari spesi.
Quando sei su una zattera il tuo unico pensiero è rimanere a galla il più a lungo possibile, cercare di aggrapparti per non cascare, sperare di arrivare sano e salvo ad un approdo, un futuro sicuro.
Il sociale si intreccia con le vicende familiari, là dove le relazioni divengono specchio della società che le contiene.
Che belli i negozi aperti h24, ho sempre pensato. Vuoi mettere la libertà di poter andare quando vuoi a fare la spesa. Oppure a prenderti quel paio di pantaloni che non sei mai riuscito a trovare il tempo di andare a prendere?
Il libro in versi canta la lotta impari tra la disperazione e la speranza, con toni crudi e forti vuole indicare il senso di questa esistenza che non si manifesta con il trascorrere inconsapevole del tempo, ma attraverso la lotta, la voglia di vivere.
In questo momento, più di 62 milioni di bambine in tutto il mondo non vanno a scuola. Molte di loro non possono permettersi le tasse scolastiche o la scuola più vicina è a miglia di distanza o, forse, c’è una scuola vicina, ma non dispone di adeguati servizi igienici per le ragazze.
Carmine Cervone: con lui si entra nella Napoli antica, precisamente in via Anticaglia, una parallela di Spaccanapoli; sulla porta della sua bottega è scritto ‘Tipografia del ‘900’, ‘Officina d’arti grafiche’ e si sente il rumore di un macchina di ferro e l’odore di inchiostri e solventi.
Un ritorno al racconto sociale, a quel racconto che si sviluppa in gran parte dell’Europa nella prima metà dell’Ottocento che tratteggia la vita dei ceti sociali economicamente svantaggiati
L’appuntamento è a piazza dell’Orologio, ma una volta arrivati più che a una conferenza stampa sembra di trovarsi al tè di Alice nel paese delle meraviglie.
La sensibilità delle donne, dono che si affina con l’esperienza, con la consapevolezza attraverso un cammino, alcune volte di dolore, quasi mistico e spirituale, una virtù dell’anima.