Il “cutting” è il nuovo modo di esprimere il proprio disagio esistenziale tra i giovanissimi. Ci si taglia soprattutto con la lametta e dappertutto: sulle braccia, sui polsi, sulle gambe, sul torace. Ci si taglia sul corpo.
Nei nostri seminari sui problemi di apprendimento e sulla gestione dello stress – nel tentativo di mettere a fuoco i nodi problematici del lavoro didattico e di sensibilizzare i docenti sull’uso proficuo del tempo scuola – mi è stato più volte obiettato con una certa enfasi “ma il programma? io sono
Siamo in un’epoca in cui anche al cinema ci capita di sorprendere nel vivo…
Non esiste una definizione precisa della creatività, diceva il matematico ed epistemologo G. Israel, interrogandosi…
Quello che mi chiedi? Io ne sono all’altezza, ma mi devi pagare! Dar voce a qualcosa significa esprimere una istanza interna a lungo riposta.
Apprendimento o acquisizione di una lingua straniera: l’apprendimento attiene al semplice campo del cognitivo, l’acquisizione al campo della comunicazione.
È stato più volte ribadito in campo pedagogico che il motore centrale dell’apprendimento è la relazione docente-allievo. Se funziona questa, funziona tutto.
Nella prassi facciamo un uso talmente intercambiabile dei due termini che non ci sfiora minimamente il sospetto della loro diversità e del loro diverso peso specifico nella costruzione di un progetto educativo. Non è di poco conto confondere “istruire” con “educare”.
Compiti a casa: il patto di corresponsabilità educativa tra genitori, figli e docenti.
Esiste un’ambivalenza notevolmente diffusa nei confronti della scuola, che finisce per condizionare l’atteggiamento di fondo con cui i governi di turno guardano ad essa. A parole si sbandiera tutto il bene per questa, nei fatti poi la si tratta come una cenerentola.
Ma cos’è veramente la dislessia? Secondo la teoria della percezione visiva della Gestalt, ciascuno di noi percepisce le immagini secondo un proprio pattern psichico interno, cioè secondo la propria struttura psicologica e visione del mondo.
La campagna di sensibilizzazione delle istituzioni scolastiche ai problemi degli alunni con i cosiddetti Bes (Bisogni Educativi Speciali) introdotta dalla Direttiva Miur del 27 dicembre 2013 ha posto il delicato e complesso problema di una corretta informazione/formazione degli addetti ai lavori del