
Crisi libica, Saleh e al-Lafi in visita in Marocco
Il presidente della Camera dei rappresentanti libica, Aguila Saleh, e il vice presidente del…
Il presidente della Camera dei rappresentanti libica, Aguila Saleh, e il vice presidente del…
E’ crollato ai minimi storici in 40 anni il consumo di cioccolato in Svizzera, precipitando…
Prove di pace ce ne sono state nei mesi scorsi, ma non accenna a rientrare…
http://https://youtu.be/vgqG3ITMv1Q“The Big short: la Grande scommessa”, oscar 2016 per migliore sceneggiatura non originale, è concepito come…
governi di tutto il mondo hanno speso 1.686 milioni di dollari in spese militari nel…
Ma quali sarebbero le prove schiaccianti che contro Doha sostengono di aver raccolto i suoi ex alleati, prove talmente gravi da averli indotti da un giorno all’altro ad isolare l’emirato, a chiudere le frontiere, a denunciarlo di fronte alla comunità internazionale?
Il Brasile vive una triplice crisi: economica, politica e strutturale. La crisi economica non nasce…
L’appuntamento olimpico era una tappa necessaria ma ricca di incognite : la sicurezza, l’organizzazione, l’immagine del paese, l’occhio di tutto il mondo su questo paese, le polemiche, ecc.ecc. Ecco, il Brasile ha superato a pieni voti questa prova.
Il picco della crisi è passato. Ma non è certo tornata a splendere la luce sull’economica russa. Alla tradizionale e attesa conferenza di fine anno il presidente Vladimir Putin ha dovuto ammettere che il Paese ha sofferto molto.
Il Brasile vive una crisi profonda, politica, economica, sociale che si avverte in tutti i settori della società. A monte di tutto, un fenomeno corruttivo di enorme proporzione che investe tutta la classe politica.
E’ cominciato il conto alla rovescia per il referendum salva Grecia mentre continua a essere bufera sui mercati finanziari con Moody’s che oggi ha ulteriormente tagliato il rating di Atene, portandolo da Caa2 a Caa3, preconizzando il default e un calo del pil del 20% in quattro anni.
Un Natale e Capodanno a basso profilo. Così numerosi italiani diranno addio all’anno che sta per concludersi. Sono 48 milioni i connazionali che per le festività natalizie hanno deciso di rimanere a casa. Il motivo? La crisi economica