Il Paese delle meraviglie
Il Paese delle meraviglie. Il bello di certi ricordi è che sono indelebili.
Il Paese delle meraviglie. Il bello di certi ricordi è che sono indelebili.
Da quando sono mamma mi basterebbe davvero poco per Natale: spegnere tutte le luci e dormire 8 ore tutte di fila, fino a che non si fa giorno di nuovo.
Hai mai avuto nella vita una collega invidiosa? Una collega non bella, asprigna, manipolatrice e pettegola che si è messa tra te e la carriera? Io mi ricordo di una davvero spregevole.
Ha guardato ad entrambi seduti in divano, poi ha esclamato: mamma. Mi ha tirato per un braccio in direzione del letto. <
I momenti di rara felicità ovvero quando a mio marito va via il raffreddore oppure il weekend dalla nonna
Ebbene, mi arrendo. Sono una mamma italiana, anzi, una mamma italiana del Sud.
Una delle cose belle dell’essere mamma? Per esempio non essere costretta ad andare in vacanza con l’ultima tua amica single sulla piazza.
Mio figlio cresce, sembra un ometto. E’ tutto suo padre. Mi commuove profondamente il suo modo di rappresentare l’amore.
Guardo fuori, dalla finestra in ufficio. Splende un sole dolce, tipico di questa stagione dell’anno. Mi verrebbe voglia di uscire in anticipo, rimandare ogni impegno e correre a casa da lui.
Adoro settembre. Ritrovare gli amici, la propria casa, le vecchie abitudini. Anche mio figlio e’ sembrato parecchio felice; aspetta che io torni a casa dopo il lavoro, mi abbraccia. La vita addosso.
Era il 27 agosto del 2012. Esattamente quel giorno d’estate che mi ha cambiato la vita.
Questa cosa degli occhi e’ un tratto mio distintivo. Come quando confidai a mio padre: ho una cosa da dirti. Lui mi guardo’ dritta negli occhi – pochi attimi- e disse: sono bellissimi. Ero incinta di un mese.